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Lun Apr 15, 2013 10:22 pm Da gaetano159
Probabilmente molti utenti non conoscono questo "tastino". sulla home principale.
sotto la foto centrale con noi del raduno a punta ala , a sinistra, c'è un collegamento ipertestuale che porta a tutti i messaggi dove noi abbiamo scritto e gli altri utenti hanno risposto dopo di noi....
molto comodo, per chi si secca ogni volta trovare la discussione dove c'è il testo rosso...usatelo. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
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Aggiornamento del regolamento
Sab Nov 10, 2012 4:02 pm Da Staff Alfaplanet
Si comunica a tutti gli utenti che il punto 12 del regolamento è stato aggiornato, lo incollo qui di seguito:
Qualsiasi messaggio o serie di messaggi, che contenga pubblicità diretta o occulta verrà se ritenuto necessario rimosso e l'utente verrà sospeso o bannato.
È permesso inserire link o fare nomi per indicare dove trovare un determinato articolo o servizio, a patto di riportare più …
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Il fatto del giorno
Inseguimento su ss85, poliziotto muore dopo schianto con tir
Aveva 28 anni. Audi non si era fermata all'alt. Ferito collega
(ANSA) - ISERNIA, 23 MAR - Inseguiva un'Audi che non si era fermata all'alt sulla statale 85, tra Isernia e Venafro, ma l'auto di servizio e' andata a scontrarsi con un tir. Giuseppe Iacovone, 28 anni, agente della Volante di Isernia, poche ore dopo l'impatto e' morto in ospedale. Originario di Capriati a Volturno (Caserta), il giovane era in servizio con un collega che ha riportato fratture alle braccia. Ferito anche il conducente di un furgone che, con altre due auto, ha tamponato il tir il cui autista aveva tentato un'estrema manovra per evitare lo scontro con l'Alfa 159 guidata da Iacovone.
Aveva 28 anni. Audi non si era fermata all'alt. Ferito collega
(ANSA) - ISERNIA, 23 MAR - Inseguiva un'Audi che non si era fermata all'alt sulla statale 85, tra Isernia e Venafro, ma l'auto di servizio e' andata a scontrarsi con un tir. Giuseppe Iacovone, 28 anni, agente della Volante di Isernia, poche ore dopo l'impatto e' morto in ospedale. Originario di Capriati a Volturno (Caserta), il giovane era in servizio con un collega che ha riportato fratture alle braccia. Ferito anche il conducente di un furgone che, con altre due auto, ha tamponato il tir il cui autista aveva tentato un'estrema manovra per evitare lo scontro con l'Alfa 159 guidata da Iacovone.
Re: Il fatto del giorno
Cavoli che brutto incidente..non so che dire..mi sento male a guardare un auto ridotta in quel modo e pensare che potrebbe succedere a chiunque (a volte non c'è ne rendiamo conto) e la vita si ferma per una stupida auto....Mi dispiace povero poliziotto
Andre-159- Moderatore
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Re: Il fatto del giorno
dispiace anche a me, ma invito a riflettere su come ha reagito l'auto,e il lato guidatore....il collega a fianco si è salvato....la 159 è massiccia non ci sono dubbi
Re: Il fatto del giorno
Be si la cellula a reagito bene allo schianto...ma comunque in quei casi le forti decelerazione sono fatali per il corpo umano
Andre-159- Moderatore
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Re: Il fatto del giorno
Vero vins se non fosse per fb e adesso gae qui...vins1478 ha scritto:la cosa che piu mi fa rabbia? non hanno detto niente ai telegiornali......
Andre-159- Moderatore
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Re: Il fatto del giorno
Cavolo, dispiace sempre la perdita di un essere umano, sopratutto un poliziotto che stava facebdo il propio dovere... a vedere l'auto ridotta in questo modo posso solo immaginare lo schianto...per quanto riguarda la notizia non data ormai si sà, sia i telegiornale che i giornali scrivono quello che interessa di più alla gente, fatti di cronaca, il meteo, moda ecc
Re: Il fatto del giorno
porca zozza aveva solo 1 anno più di me!!
nasone147- alfista D.O.C
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Re: Il fatto del giorno
un saluto al"moro" morto mentre faceva quello che più gli piaceva....giocare a calcio....
paolo159- Staff
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Re: Il fatto del giorno
la più brutta storia di vita di un ragazzo che, nella fortuna di arrivare dove è arrivato, ha dovuto subire tante sfortune....
paolo159- Staff
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Età : 54
Re: Il fatto del giorno
Ducati addio, diventa tedesca Audi compra per 860 milioni
Ducati addio, diventa tedesca Audi compra per 860 milioni Atteso il via libera dai consigli del gruppo volkswater MILANO - Manca solo un passaggio, il via libera dei consigli, ma stavolta pare proprio che Ferdinand Piëch ce l’abbia fatta. Dopo un’attesa di sei anni, e sei mesi di trattative serrate, il patron della volkswater sta per portarsi a casa la Ducati. Ieri il gruppo di Wolfsburg ha trovato l’accordo con il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi per acquisire il 100% dell’azienda di Borgo Panigale, che finirà sotto le insegne dell’Audi. L’accordo sarà illustrato oggi ai board della capogruppo e di Audi per l’approvazione e, se tutto andrà secondo programma, giovedì mattina Piëch potrà annunciare all’assemblea volkswater il debutto nelle due ruote, con uno dei marchi più prestigiosi del mondo. Il magnate tedesco ha dovuto attendere sei anni per riuscire nell’impresa. Una Ducati era stata la sua prima moto e nel 2006, quando Texas Pacific Group decise di lasciare Borgo Panigale, il patron di volkswater si fece avanti ma venne battuto da Investindustrial. E quando a ottobre dell’anno scorso Bonomi ha deciso di uscire, Piëch si è rifatto vivo con una proposta, affidata alla Lazard a cui ha dato mandato per trattare con Investindustrial. Insomma, era destino che le rosse finissero alla Audi. Il cui nome, ironia dell’enigmistica, è quasi l’anagramma di Ducati. In realtà il patron di Investindustrial in principio si era messo in cerca non di un compratore ma di un partner a cui cedere il controllo e con cui proseguire lo sviluppo del marchio. Ma Audi ha puntato dritto al 100% riuscendo a ottenere da Bonomi un’esclusiva per trattare l’acquisto delle rosse di Borgo Panigale. E così ha tagliato fuori la concorrenza. In particolare quella di casa. La merd&cess, che con Ducati ha già un accordo di marketing, per esempio, ha cercato di entrare in partita. Ma alla fine Audi l’ha spuntata offrendo secondo indiscrezioni 860 milioni di euro per il 100% del marchio, inclusi i debiti pari a circa 200 milioni di euro. Il closing dovrebbe essere annunciato oggi pomeriggio a Monaco subito dopo la riunione del board volkswater che ratificherà l’accordo. Piëch ha già le idee chiare su cosa fare con le rosse. Il marchio, come già accaduto con Lamborghini e Bugatti oggi controllati da volkswater, resterà indipendente e Audi contribuirà allo sviluppo non solo attraverso gli investimenti ma anche fornendo tecnologia. Il precedente delle due case automobilistiche italiane sarebbe stato fondamentale per rassicurare i sindacati, che nelle scorse settimane avrebbero avuto anche con i colleghi della Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, per avere rassicurazioni sulle intenzioni di Piëch. Il quale ha intenzione di mantenere la base operativa e produttiva a Borgo Panigale, nella vecchia fabbrica che non sarà quindi più dismessa, come nei programmi della casa che sull’area aveva intenzione di fare sviluppo immobiliare. I tedeschi vorrebbero realizzare anche un museo Ducati.
Ducati addio, diventa tedesca Audi compra per 860 milioni Atteso il via libera dai consigli del gruppo volkswater MILANO - Manca solo un passaggio, il via libera dei consigli, ma stavolta pare proprio che Ferdinand Piëch ce l’abbia fatta. Dopo un’attesa di sei anni, e sei mesi di trattative serrate, il patron della volkswater sta per portarsi a casa la Ducati. Ieri il gruppo di Wolfsburg ha trovato l’accordo con il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi per acquisire il 100% dell’azienda di Borgo Panigale, che finirà sotto le insegne dell’Audi. L’accordo sarà illustrato oggi ai board della capogruppo e di Audi per l’approvazione e, se tutto andrà secondo programma, giovedì mattina Piëch potrà annunciare all’assemblea volkswater il debutto nelle due ruote, con uno dei marchi più prestigiosi del mondo. Il magnate tedesco ha dovuto attendere sei anni per riuscire nell’impresa. Una Ducati era stata la sua prima moto e nel 2006, quando Texas Pacific Group decise di lasciare Borgo Panigale, il patron di volkswater si fece avanti ma venne battuto da Investindustrial. E quando a ottobre dell’anno scorso Bonomi ha deciso di uscire, Piëch si è rifatto vivo con una proposta, affidata alla Lazard a cui ha dato mandato per trattare con Investindustrial. Insomma, era destino che le rosse finissero alla Audi. Il cui nome, ironia dell’enigmistica, è quasi l’anagramma di Ducati. In realtà il patron di Investindustrial in principio si era messo in cerca non di un compratore ma di un partner a cui cedere il controllo e con cui proseguire lo sviluppo del marchio. Ma Audi ha puntato dritto al 100% riuscendo a ottenere da Bonomi un’esclusiva per trattare l’acquisto delle rosse di Borgo Panigale. E così ha tagliato fuori la concorrenza. In particolare quella di casa. La merd&cess, che con Ducati ha già un accordo di marketing, per esempio, ha cercato di entrare in partita. Ma alla fine Audi l’ha spuntata offrendo secondo indiscrezioni 860 milioni di euro per il 100% del marchio, inclusi i debiti pari a circa 200 milioni di euro. Il closing dovrebbe essere annunciato oggi pomeriggio a Monaco subito dopo la riunione del board volkswater che ratificherà l’accordo. Piëch ha già le idee chiare su cosa fare con le rosse. Il marchio, come già accaduto con Lamborghini e Bugatti oggi controllati da volkswater, resterà indipendente e Audi contribuirà allo sviluppo non solo attraverso gli investimenti ma anche fornendo tecnologia. Il precedente delle due case automobilistiche italiane sarebbe stato fondamentale per rassicurare i sindacati, che nelle scorse settimane avrebbero avuto anche con i colleghi della Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, per avere rassicurazioni sulle intenzioni di Piëch. Il quale ha intenzione di mantenere la base operativa e produttiva a Borgo Panigale, nella vecchia fabbrica che non sarà quindi più dismessa, come nei programmi della casa che sull’area aveva intenzione di fare sviluppo immobiliare. I tedeschi vorrebbero realizzare anche un museo Ducati.
Re: Il fatto del giorno
ma come volevamo vincere la guerra???
se vendono anche l'alfa romeo alla VW...io mi passo la residenza in svizzera
ora il gruppo VW ha: porsche,lamborghini, ducati, seat, skoda, benteley, man, vw, bugatti, audi, scania...
:mollie216:
se vendono anche l'alfa romeo alla VW...io mi passo la residenza in svizzera
ora il gruppo VW ha: porsche,lamborghini, ducati, seat, skoda, benteley, man, vw, bugatti, audi, scania...
:mollie216:
Re: Il fatto del giorno
GLI ITALIANI CREANO L'ARTE ,GLI ALTRI LA RUBANO O LA COMPRANO .
COME DIRE CHE LA GIOCONDA E FRANCESE .
COME DIRE CHE LA GIOCONDA E FRANCESE .
Re: Il fatto del giorno
ecco le prime modifiche dell'audi sulla ducati....ovviamente ironico....almeno spero
Re: Il fatto del giorno
a pensare che il mio sogno era la 147 Ducati corse!!oggi sarei diventato per metà crucco!!
nasone147- alfista D.O.C
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Data d'iscrizione : 20.03.12
Età : 39
Re: Il fatto del giorno
diventeremo tutti tedeschennnn.....ma se dovesse servire per migliorare tutto alla fine ben venga
paolo159- Staff
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Data d'iscrizione : 26.03.12
Età : 54
Re: Il fatto del giorno
Ma magari si comprassero l'alfa......almeno ci sarebbero novità...... dai il listino alfa adesso è composto da una bravo ricarozzata e la mito......stiamo messi bene.....
Knu82- alfista navigato
- Messaggi : 275
Data d'iscrizione : 26.03.12
Re: Il fatto del giorno
Bombe a scuola a Brindisi: morta una sedicenne, grave una sua amica
L'attentato alle 7.45 davanti all'istituto Morvillo - Falcone di via Galanti. A perdere la vita Melissa Bassi. Gravissima invece Veronica Capodieci. Altre sei persone sono rimaste ferite. Il sindaco non ha dubbi sulla matrice mafiosa
Ore 7.45 di un tranquillo sabato mattina di metà maggio. Siamo davanti alla scuola Morvillo - Falcone, un istituto professionale frequentato soprattutto da ragazze proveniente dalle provincia. E' qui che si consuma un attentato che non ha precedenti in Italia. Tre bombole di gas, collocate in un cassonnetto in metallo per la raccolta del vetro, è esploso. Una deflagrazione fortissima che ha danneggiato le finestre dei palazzi limitrofi e le saracinesche dei negozi. Purtroppo davanti scuola c'erano già i primi studenti e per una di loro l'esplosione è stata fatale. A perdere la vita è Melissa Bassi, 16enne di Mesagne. Una sua coetanea, Veronica Capodieci, è in condizoni molto critiche. La stessa ragazza era stata data per morta, notizia però smentita dalla direzione dell'ospedale. I feriti sono almeno sei.
LA MATRICE DELL'ATTENTATO - Il neo sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, ha ricondotto senza mezzi termini la paternità dell'omicidio alla criminalità organizzata. Alcune tragiche coincidenze sembrano deporre in tal senso: l'attentato arriva a quattro giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci, nella quale morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Proprio oggi, nel capoluogo messapico, era attesa la carovana antimafia promossa da Libera, Arci, Avviso Pubblico in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil.
Solo dieci giorni addietro un'operazione disposta dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce aveva portato all'arresto di sedici persone, ritenute esponenti a vario titolo della Sacra corona unita e attive sul territorio di Mesagne (storica "culla" della quarta mafia, quella salentina, fondata da Pino Rogoli), mentre nella notte tra il primo e il 2 di maggio un'esplosione aveva completamente distrutto l'auto del presidente dell'associazione antiracket di Mesagne, Fabio Marini.
Naturalmente, però, non si escludono altre piste, tra cui quella che potrebbe portare a movimenti eversivi. Gli investigatori, tra i quali gli specialisti del Ros di Genova - da giorni al lavoro per l'attentato a Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo nucleare -, stanno setacciando il luogo dell'attentato in cerca di ogni elemento utile.
LA SCUOLA - La scuola sorge in via Giuseppe Maria Galanti, una traversa di viale Aldo Moro, a poche centinaia di metri dal tribunale di Brindisi. Sul posto è arrivato anche il procuratore capo della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, oltre al prefetto di Brindisi, Nicola Prete. Sono state evacuate tutte le scuole di ordine e grado della città di Brindisi.
L'attentato alle 7.45 davanti all'istituto Morvillo - Falcone di via Galanti. A perdere la vita Melissa Bassi. Gravissima invece Veronica Capodieci. Altre sei persone sono rimaste ferite. Il sindaco non ha dubbi sulla matrice mafiosa
Ore 7.45 di un tranquillo sabato mattina di metà maggio. Siamo davanti alla scuola Morvillo - Falcone, un istituto professionale frequentato soprattutto da ragazze proveniente dalle provincia. E' qui che si consuma un attentato che non ha precedenti in Italia. Tre bombole di gas, collocate in un cassonnetto in metallo per la raccolta del vetro, è esploso. Una deflagrazione fortissima che ha danneggiato le finestre dei palazzi limitrofi e le saracinesche dei negozi. Purtroppo davanti scuola c'erano già i primi studenti e per una di loro l'esplosione è stata fatale. A perdere la vita è Melissa Bassi, 16enne di Mesagne. Una sua coetanea, Veronica Capodieci, è in condizoni molto critiche. La stessa ragazza era stata data per morta, notizia però smentita dalla direzione dell'ospedale. I feriti sono almeno sei.
LA MATRICE DELL'ATTENTATO - Il neo sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, ha ricondotto senza mezzi termini la paternità dell'omicidio alla criminalità organizzata. Alcune tragiche coincidenze sembrano deporre in tal senso: l'attentato arriva a quattro giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci, nella quale morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Proprio oggi, nel capoluogo messapico, era attesa la carovana antimafia promossa da Libera, Arci, Avviso Pubblico in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil.
Solo dieci giorni addietro un'operazione disposta dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce aveva portato all'arresto di sedici persone, ritenute esponenti a vario titolo della Sacra corona unita e attive sul territorio di Mesagne (storica "culla" della quarta mafia, quella salentina, fondata da Pino Rogoli), mentre nella notte tra il primo e il 2 di maggio un'esplosione aveva completamente distrutto l'auto del presidente dell'associazione antiracket di Mesagne, Fabio Marini.
Naturalmente, però, non si escludono altre piste, tra cui quella che potrebbe portare a movimenti eversivi. Gli investigatori, tra i quali gli specialisti del Ros di Genova - da giorni al lavoro per l'attentato a Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo nucleare -, stanno setacciando il luogo dell'attentato in cerca di ogni elemento utile.
LA SCUOLA - La scuola sorge in via Giuseppe Maria Galanti, una traversa di viale Aldo Moro, a poche centinaia di metri dal tribunale di Brindisi. Sul posto è arrivato anche il procuratore capo della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, oltre al prefetto di Brindisi, Nicola Prete. Sono state evacuate tutte le scuole di ordine e grado della città di Brindisi.
Re: Il fatto del giorno
Per come la vedo io...non mi sembra un fatto di criminalità organizzata del luogo. Troppo fuori standard. Aspettiamo comunque le indagini.
Povere ragazze, si sono trovate nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Povere ragazze, si sono trovate nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Knight07- The Smoker
- Messaggi : 615
Data d'iscrizione : 13.04.12
Età : 42
Re: Il fatto del giorno
Io sarò paranoico, ma l'attentato è di chiaro stampo politico, cade nei giorni in cui ricorrono gli attentati di Falcone e Borsellino, ed in un clima politico rovente...
Infatti per essere di stampo mafioso è anomalo, avrei capito se si trattasse di una caserma, un tribunale ecc ecc....ma qui è stata presa di mira una scuola modello!!!
Non mi sorprenderei se dietro tutto ciò ci sia la mano politica...quella politica marcia e putrida, mangiasoldi che abbiamo sotto gli occhi, e non mi sorprenderei se tutto ciò fosse stato architettato per impaurire le persone, e per non farle ragionare con la loro testa.
Infatti per essere di stampo mafioso è anomalo, avrei capito se si trattasse di una caserma, un tribunale ecc ecc....ma qui è stata presa di mira una scuola modello!!!
Non mi sorprenderei se dietro tutto ciò ci sia la mano politica...quella politica marcia e putrida, mangiasoldi che abbiamo sotto gli occhi, e non mi sorprenderei se tutto ciò fosse stato architettato per impaurire le persone, e per non farle ragionare con la loro testa.
Re: Il fatto del giorno
Mafia o Non mafia, questo è quello che si chiede ora la gente.
Andare a scuola, una mattina come un'altra, restare un po' a chiacchierare con i propri compagni, prima dell'inizio delle lezioni. E poi sentire il botto, e non esserci più, tutto questo è surreale, la scuola è il posto più sicuro, ma non per tutto a quanto pare. Le coincidenze sono troppe, si avvicina il 23 maggio, giorno in cui 10 anni fa nella strage di Capaci, perse la vita Falcone, la scuola Morvillo Falcone aveva vinto il primo premio della prima edizione del concorso sulla legalità e il nome della scuola per esteso è istituto professionale "Giovanni Falcone e Francesca Morvillo".
Andare a scuola, una mattina come un'altra, restare un po' a chiacchierare con i propri compagni, prima dell'inizio delle lezioni. E poi sentire il botto, e non esserci più, tutto questo è surreale, la scuola è il posto più sicuro, ma non per tutto a quanto pare. Le coincidenze sono troppe, si avvicina il 23 maggio, giorno in cui 10 anni fa nella strage di Capaci, perse la vita Falcone, la scuola Morvillo Falcone aveva vinto il primo premio della prima edizione del concorso sulla legalità e il nome della scuola per esteso è istituto professionale "Giovanni Falcone e Francesca Morvillo".
Re: Il fatto del giorno
da padre, da quando ho sentito la notizia ho un buco al cuore......secondo me viviamo in un paese che non è in grado di fronteggiare queste cose,ci vorrebbero pene più severe,e per gli omicidi premeditati la pena di morte.....magari questi avevano acceso le bombole non pensando che esplodessero a quell'ora....cmq sia mafia, terroristi o movimenti di qualsiasi matrice che abbiano fatto queste cose , sono solo degli animali da macello.......e secondo me so ragazzi alle prime armi, quale sistema più economico ci sarebbe per fare qualcosa di così eclatante......magari sono diventati degli assassini senza neanche volerlo....purtroppo la condizione sociale in cui ci troviamo è terreno fertile per tutte le organizzazioni criminali......riposi in pace..vittima inconsapevole della pazzia umana
pask7- Moderatore
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