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Lun Apr 15, 2013 10:22 pm Da gaetano159
Probabilmente molti utenti non conoscono questo "tastino". sulla home principale.
sotto la foto centrale con noi del raduno a punta ala , a sinistra, c'è un collegamento ipertestuale che porta a tutti i messaggi dove noi abbiamo scritto e gli altri utenti hanno risposto dopo di noi....
molto comodo, per chi si secca ogni volta trovare la discussione dove c'è il testo rosso...usatelo. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
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Aggiornamento del regolamento
Sab Nov 10, 2012 4:02 pm Da Staff Alfaplanet
Si comunica a tutti gli utenti che il punto 12 del regolamento è stato aggiornato, lo incollo qui di seguito:
Qualsiasi messaggio o serie di messaggi, che contenga pubblicità diretta o occulta verrà se ritenuto necessario rimosso e l'utente verrà sospeso o bannato.
È permesso inserire link o fare nomi per indicare dove trovare un determinato articolo o servizio, a patto di riportare più …
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Prestare soccorso
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Prestare soccorso
Gli obblighi di legge
In caso di incidente, comunque ricollegabile al suo comportamento, il conducente ha l'obbligo di fermarsi e di prestare assistenza a coloro che, eventualmente, abbiano subìto danno alla persona: lo stabilisce il Codice della strada, all'articolo 189.
L'articolo 593 del Codice penale, invece, si rivolge indistintamente a tutti i cittadini, dunque anche a chi non ha causato l'incidente, e prevede: "Chiunque (…) trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'Autorità (…) è punito con la reclusione fino a un anno e con multa fino a 2.500 euro. Se da siffatta condotta del colpevole deriva la morte, la pena è raddoppiata".
E ancora: in caso di incidente con danno alle sole cose, chi non ottempera all'obbligo di fermarsi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma dA 272 a 1.088 euro. Chi, invece, in caso di incidente con danno alle persone, non rispetta l'obbligo di fermarsi è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione della patente da 1 a 3 anni.
Il conducente che si sia dato alla fuga è in ogni caso passibile di arresto
(articolo 381 del Codice di procedura penale), a meno che nelle 24 ore
successive al fattaccio si metta a disposizione della Polizia
giudiziaria. A costui verrà contestato anche il reato di omissione di soccorso (articolo 189 comma 7 del Codice della strada) per non aver prestato assistenza alle persone ferite.
Chi, poi, non ottempera all'obbligo di prestare assistenza alle persone ferite (omissione di soccorso) è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione della patente da 18 mesi a 5 anni. è possibile il concorso tra le due ipotesi di reato (fuga e omissione di soccorso). Inoltre, è disposta la confisca di un ciclomotore o motoveicolo adoperato per commettere un reato (ariticolo 213 comma 2-sexies del Codice della strada).
Il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assistenza a coloro che hanno subìto danni alla persona, mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di Polizia giudiziaria - qualora dall'incidente derivi il delitto di omicidio colposo o di lesioni personali colpose - non è soggetto all'arresto stabilito per il caso di flagranza di reato.
Come spostare il ferito
Il primo soccorso che si può prestare a un ferito consiste
nel chiamare il 118 per richiedere l'intervento di personale
specializzato al più presto possibile: infatti, è meglio che il ferito
sia spostato da un medico poiché ogni manovra sull'infortunato eseguita
in maniera non corretta ne può peggiorare le condizioni. Il ferito si
sposta soltanto se la sua vita è minacciata da un pericolo che non può
essere allontanato. In tal caso è meglio muoversi con cautela e seguendo
i consigli di MotorBox.
Per estrarre il ferito dall'auto è necessario:
Le emorragie più gravi sono quelle relative alla lesione di
una vena o di una arteria. In caso di grave emorragia, soprattutto se
arteriosa, la vita del ferito è nelle mani del primo soccorritore che
deve procedere senza esitare: nei casi più gravi la situazione può
diventare irreparabile in pochi minuti.
Come Rimediare
A chiamare soccorsi qualificati si procederà poi, dopo aver
tamponato l'emorragia. Aspettando l'arrivo del soccorso qualificato, in
caso di gravi emorragie è necessario:
Si prenda una benda, o qualsiasi oggetto possa somigliare, come la
cravatta o la cintura, la si passi una volta sulla ferita e si ponga sul
punto da cui esce il sangue un tampone (vanno bene anche un'altra garza
ripiegata o un pacchetto di fazzoletti di carta). Si continui la
fasciatura, tenendo la benda ben tesa, in modo che il tampone eserciti
una compressione sulla emorragia e si tiri finché il
sangue non esce più. Se il sanguinamento continua, la fasciatura non va
sciolta, ma continuata con un nuovo tampone.
La Compressione Digitale a Distanza
Le più gravi emorragie arteriose, quelle al collo, all'inguine o
alla coscia, non possono essere bloccate da una compressione sul punto
di sanguinamento. In questo caso la compressione verrà effettuata
lontano dal punto di sanguinamento, schiacciando l'arteria con le mani.
Ecco alcuni punti di compressione:
Il Laccio Emostatico
Consente l'arresto totale della circolazione sanguigna
dell'arto a cui viene applicato, ma la totale assenza di irrorazione
sanguigna ai tessuti comporta l'accumulo di scorie e sostanze tossiche
pericolose se entrano in circolo. Alla mancata irrorazione può seguire
la necrosi (morte) dei tessuti e, quando si allenta il laccio, l'infortunato può avere uno shock.
Quindi si ricorre al laccio solo ed esclusivamente se tutti gli altri tentativi meno cruenti falliscono. E' consentito l'uso del laccio emostatico soltanto in caso di amputazione e schiacciamento (l'arto è già perso) o di gravi e inarrestabili emorragie arteriose. Come laccio si possono usare cinture, cravatte, stracci arrotolati, ma non si devono mai usare materiali taglienti come spaghi, fili, stringhe. Il laccio va posto solamente a quelle parti dell'arto in cui si trova un solo osso
come nel braccio a livello dell'omero e nella coscia a livello del
femore, poiché l'arteria può scorrere tra due ossa. Si pone sempre alla
base dell'arto e una volta messo non va mai tolto
poiché si può verificare un'emorragia molto più intensa di prima e lo
shock per l'immissione nel sistema circolatorio delle sostanze tossiche
trattenute sotto il laccio. Se il ferito non riesce a raggiungere
l'ospedale entro 15 minuti il laccio va comunque allentato
per cercare di evitare la necrosi dei tessuti non irrorati: dopo aver
messo l'infortunato in posizione antishock e tenendo sotto controllo
polso e respiro, si deve allentare il laccio molto lentamente. Se
l'emorragia riprende copiosa si deve stringere immediatamente il laccio.
Se l'emorragia riprende scarsa si tiene il laccio allentato per 3-4
minuti al massimo e poi lo si stringe. Se l'emorragia non riprende si
può lasciare il laccio allentato ma non va mai tolto.
In caso di incidente, comunque ricollegabile al suo comportamento, il conducente ha l'obbligo di fermarsi e di prestare assistenza a coloro che, eventualmente, abbiano subìto danno alla persona: lo stabilisce il Codice della strada, all'articolo 189.
L'articolo 593 del Codice penale, invece, si rivolge indistintamente a tutti i cittadini, dunque anche a chi non ha causato l'incidente, e prevede: "Chiunque (…) trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'Autorità (…) è punito con la reclusione fino a un anno e con multa fino a 2.500 euro. Se da siffatta condotta del colpevole deriva la morte, la pena è raddoppiata".
E ancora: in caso di incidente con danno alle sole cose, chi non ottempera all'obbligo di fermarsi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma dA 272 a 1.088 euro. Chi, invece, in caso di incidente con danno alle persone, non rispetta l'obbligo di fermarsi è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione della patente da 1 a 3 anni.
Il conducente che si sia dato alla fuga è in ogni caso passibile di arresto
(articolo 381 del Codice di procedura penale), a meno che nelle 24 ore
successive al fattaccio si metta a disposizione della Polizia
giudiziaria. A costui verrà contestato anche il reato di omissione di soccorso (articolo 189 comma 7 del Codice della strada) per non aver prestato assistenza alle persone ferite.
Chi, poi, non ottempera all'obbligo di prestare assistenza alle persone ferite (omissione di soccorso) è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione della patente da 18 mesi a 5 anni. è possibile il concorso tra le due ipotesi di reato (fuga e omissione di soccorso). Inoltre, è disposta la confisca di un ciclomotore o motoveicolo adoperato per commettere un reato (ariticolo 213 comma 2-sexies del Codice della strada).
Il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assistenza a coloro che hanno subìto danni alla persona, mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di Polizia giudiziaria - qualora dall'incidente derivi il delitto di omicidio colposo o di lesioni personali colpose - non è soggetto all'arresto stabilito per il caso di flagranza di reato.
Come spostare il ferito
Il primo soccorso che si può prestare a un ferito consiste
nel chiamare il 118 per richiedere l'intervento di personale
specializzato al più presto possibile: infatti, è meglio che il ferito
sia spostato da un medico poiché ogni manovra sull'infortunato eseguita
in maniera non corretta ne può peggiorare le condizioni. Il ferito si
sposta soltanto se la sua vita è minacciata da un pericolo che non può
essere allontanato. In tal caso è meglio muoversi con cautela e seguendo
i consigli di MotorBox.
Per estrarre il ferito dall'auto è necessario:
- far passare un avambraccio sotto l'ascella del ferito, afferrargli il mento e bloccargli la testa contro la propria spalla
- passare l'altro avambraccio sotto l'altra ascella e afferrare il polso del ferito appoggiandolo sull'addome
- adagiare la testa del ferito contro la propria spalla e cercare di sostenerlo saldamente
- retrocedere tenendo ben ferma la testa del ferito.
- a) Seggiolino a due mani: in due, uno di
fronte all'altro ci si abbassa ai lati del ferito, si passa un braccio
intorno alla sua schiena e l'altra sotto le cosce, afferrandosi l'un
l'altro saldamente i polsi e alzandosi tenendo il ferito. - b) Trasporto a braccia: ci si abbassa a fianco
del ferito, gli si passa un braccio sotto le cosce e l'altro intorno
alla schiena e lo si solleva con cautela. - c) Trasporto sul dorso, da evitare se si
sospetta una frattura: ci si abbassa rivolgendo la schiena al ferito che
mette le sue braccia intorno al collo del soccorritore. Si prendono le
braccia e le si tengono strette e si prendono le cosce del ferito, come a
cavalluccio.
Le emorragie più gravi sono quelle relative alla lesione di
una vena o di una arteria. In caso di grave emorragia, soprattutto se
arteriosa, la vita del ferito è nelle mani del primo soccorritore che
deve procedere senza esitare: nei casi più gravi la situazione può
diventare irreparabile in pochi minuti.
Come Rimediare
A chiamare soccorsi qualificati si procederà poi, dopo aver
tamponato l'emorragia. Aspettando l'arrivo del soccorso qualificato, in
caso di gravi emorragie è necessario:
- Sdraiare il ferito
- Sollevare l'arto infortunato
- Applicare una fasciatura compressiva o procedere con la compressione digitale a distanza
- Porre l'infortunato in posizione antishock (supino con le gambe sollevate) e tranquillizzarlo.
Si prenda una benda, o qualsiasi oggetto possa somigliare, come la
cravatta o la cintura, la si passi una volta sulla ferita e si ponga sul
punto da cui esce il sangue un tampone (vanno bene anche un'altra garza
ripiegata o un pacchetto di fazzoletti di carta). Si continui la
fasciatura, tenendo la benda ben tesa, in modo che il tampone eserciti
una compressione sulla emorragia e si tiri finché il
sangue non esce più. Se il sanguinamento continua, la fasciatura non va
sciolta, ma continuata con un nuovo tampone.
La Compressione Digitale a Distanza
Le più gravi emorragie arteriose, quelle al collo, all'inguine o
alla coscia, non possono essere bloccate da una compressione sul punto
di sanguinamento. In questo caso la compressione verrà effettuata
lontano dal punto di sanguinamento, schiacciando l'arteria con le mani.
Ecco alcuni punti di compressione:
- Arteria succlavia: per emorragie della spalla si comprime con
la punta delle dita dietro alla clavicola, spingendo l'arteria succlavia
in basso sulla prima costola. - Arteria ascellare: per emorragie dalla spalla al gomito si
comprime con i due pollici paralleli al centro dell'ascella abbracciando
con le altre dita incrociate la spalla. - Arteria omerale: se l'emorragia è dal gomito, si solleva il più
possibile il braccio dell'infortunato e si comprime con le dita sulla
faccia interna del braccio, a metà altezza sotto al bicipite, l'arteria
omerale sull'omero. Se l'emorragia è dell'avambraccio o della mano si
comprime con i due pollici tenuti paralleli nella piega del gomito
mentre con le altre dita incrociate si abbraccia il gomito stesso. - Arteria femorale: per emorragie della coscia si preme con tutto
il peso del corpo, con il pugno chiuso e il braccio teso nella piega
inguinale, mantenendo le dita parallele alla piega e il braccio teso in
direzione del bacino non perpendicolarmente al terreno. - Arteria poplitea: per emorragie dal ginocchio alla caviglia e
del piede si preme con i pollici paralleli all'interno della piega del
ginocchio stringendo con le altre dita incrociate il ginocchio stesso.
Il Laccio Emostatico
Consente l'arresto totale della circolazione sanguigna
dell'arto a cui viene applicato, ma la totale assenza di irrorazione
sanguigna ai tessuti comporta l'accumulo di scorie e sostanze tossiche
pericolose se entrano in circolo. Alla mancata irrorazione può seguire
la necrosi (morte) dei tessuti e, quando si allenta il laccio, l'infortunato può avere uno shock.
Quindi si ricorre al laccio solo ed esclusivamente se tutti gli altri tentativi meno cruenti falliscono. E' consentito l'uso del laccio emostatico soltanto in caso di amputazione e schiacciamento (l'arto è già perso) o di gravi e inarrestabili emorragie arteriose. Come laccio si possono usare cinture, cravatte, stracci arrotolati, ma non si devono mai usare materiali taglienti come spaghi, fili, stringhe. Il laccio va posto solamente a quelle parti dell'arto in cui si trova un solo osso
come nel braccio a livello dell'omero e nella coscia a livello del
femore, poiché l'arteria può scorrere tra due ossa. Si pone sempre alla
base dell'arto e una volta messo non va mai tolto
poiché si può verificare un'emorragia molto più intensa di prima e lo
shock per l'immissione nel sistema circolatorio delle sostanze tossiche
trattenute sotto il laccio. Se il ferito non riesce a raggiungere
l'ospedale entro 15 minuti il laccio va comunque allentato
per cercare di evitare la necrosi dei tessuti non irrorati: dopo aver
messo l'infortunato in posizione antishock e tenendo sotto controllo
polso e respiro, si deve allentare il laccio molto lentamente. Se
l'emorragia riprende copiosa si deve stringere immediatamente il laccio.
Se l'emorragia riprende scarsa si tiene il laccio allentato per 3-4
minuti al massimo e poi lo si stringe. Se l'emorragia non riprende si
può lasciare il laccio allentato ma non va mai tolto.
Ultima modifica di gaetano159 il Sab Giu 30, 2012 2:47 pm - modificato 2 volte.
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